
Come rispondere ai reclami sui social media
Limita le tue risposte ai reclami sui social a una singola risposta empatica. Molteplici risposte pubbliche possono danneggiare la reputazione del tuo Brand.
Già nel 1892 Robert Louis Stevenson scriveva: “Tutti vivono per vendere qualcosa”; se rapportiamo questa frase ai giorni nostri possiamo comprendere quanto sia vera.
Sempre più privati, professionisti e aziende, infatti, fanno uso di piattaforme online per vendere i loro prodotti e servizi.
Queste soluzioni, che consentono un incontro quotidiano tra acquirenti e venditori, vengono chiamati Marketplaces.
Il primo Marketplace fu creato nel 1995, per mano di Pierre Omidyar, imprenditore iraniano con esperienza nel campo informatico, che diede vita ad eBay (inizialmente chiamata AuctionWeb), il primo sito web al mondo di aste on-line.
Un simpatico aneddoto racconta che il fondatore pensò a questa piattaforma per aiutare la sua ragazza a vendere su internet i distributori di caramelle Pez di cui era collezionista.
Sta di fatto che eBay, dalla sua nascita in poi, iniziò una crescita progressiva e ispirò molte altre aziende concorrenti a creare piattaforme di vendita online.
Tra le più famose oggi, possiamo segnalarvi: Amazon, Airbnb, Infojobs.
Di fatto i Marketplaces sono veri e propri intermediari che rendono più semplice e veloce la vendita.
Ma come funzionano?
Per capirlo dobbiamo basarci innanzitutto su tre elementi principali che li contraddistinguono e che consentono di scegliere quello per noi più adeguato:
Ciascuna piattaforma di vendita si distingue per il tipo di offerta proposta agli acquirenti.
Ecco, quindi, che possiamo differenziarle come segue:
Inoltre, tutti gli esempi proposti e, in generale, le piattaforme di vendita online, sono di due tipologie:
Marketplace verticali; specializzate solo su un singolo settore. Tutto al loro interno è condizionato dal settore per cui sono pensati; Zalando si occupa solo di Abbigliamento e non consente la vendita di case o vacanze.
Marketplace orizzontali; aggregatori di prezzi o di varie categorie di prodotti. Il caso più lampante qui è proprio quello di Amazon.
Infine, ogni piattaforma di shopping online ha un proprio target di riferimento a cui si rivolge:
Per capire se un Marketplace funziona bene bisogna prendere in considerazione anche altri elementi come la logistica e le società di consegna, le recensioni degli utenti, il canale o i canali di pagamento che permettono di automatizzare il checkout, la strutturazione del sito web e molto altro ancora.
Tutte queste caratteristiche non sono infatti da sottovalutare!
Una volta compreso il funzionamento di questi strumenti di terze parti è importante capire quali siano i vantaggi che si possono ottenere nell’utilizzarli.
Partiamo nell’analizzare i vantaggi degli acquirenti.
Sicuramente chi sceglie di acquistare attraverso queste piattaforme può fare affidamento su una società terza che, in caso di danneggiamento o problemi nell’acquisto di prodotti o servizi, risponde.
Un esempio può essere quello di Amazon, che rimborsa immediatamente se gli acquisti effettuati risultassero danneggiati o difettosi.
Un ulteriore vantaggio è la vasta scelta di prodotti o servizi presente sui Marketplaces.
Ma non solo!
La possibilità di poter filtrare determinati dati, considerati importanti da chi sta cercando, consente alle persone che acquistano di sentirsi comode nella scelta.
Le recensioni, sempre più presenti in queste piattaforme, sono altri elementi importantissimi per chi compra, perché aiutano nella scelta ed offrono un senso di sicurezza aggiuntivo.
Spesso quando si acquista tramite queste piattaforme di shopping viene facile pensare: “se altre persone hanno deciso di acquistare, qui, quello specifico prodotto, allora significa che si sono trovati bene nell’utilizzo di questo Marketplace (e hanno trovato un buon prodotto)”.
Insomma, in un unico luogo e momento è possibile comprare velocemente e bene.
Chapeau ai Marketplaces!
E per chi deve vendere esistono solo vantaggi? Dipende!
Vediamo nel dettaglio:
Chi vende su queste piattaforme sa di poter raggiungere un traffico utenti maggiore rispetto, per esempio, ad un e-commerce proprietario.
Infatti, un buon Marketplace deve essere ben posizionato sulla SERP, per raggiungere più target possibile.
I Marketplaces si occupano di tutti quegli aspetti burocratici (pagamento, User Experience, logistica, magazzini, privacy etc) che portano via molto tempo e pazienza.
Chiunque voglia vendere si sente quindi sicuro e “servito”.
I venditori sanno di poter raggiungere un target nazionale e internazionale.
Le piattaforme di shopping online sono affidabili ed autorevoli agli occhi dei consumatori; questa è sicuramente una motivazione da tenere in considerazione per chi vuole vendere.
Tuttavia, tutti questi aspetti, assolutamente favorevoli per chi vende, non sono gratis.
Ecco, quindi, che subentrano anche alcuni aspetti negativi che è necessario tenere a mente:
Il principale svantaggio di chi si affida ai Marketplaces per la vendita è il pagamento di un abbonamento, fees o commissione di vendita per usufruire dei servizi e del proprio spazio di vendita.
Un ulteriore svantaggio è la presenza di altre aziende concorrenti, che possono sottrarre clienti.
Spesso, poi, chi vende tramite questi strumenti non può analizzare i dati in maniera approfondita, oltre al fatto che non può dare vita ad azioni pubblicitarie come il retargeting.
Scegliere o non scegliere un Marketplace?
Dopo la nostra analisi speriamo di avervi aiutato nel capire quale possa essere la vostra scelta migliore.
Infatti, solo valutando vantaggi, svantaggi e funzionamento di queste piattaforme è possibile capire se l’utilizzo dei Marketplaces fa per voi!
Sicuramente nei prossimi articoli affronteremo anche la natura degli e-commerce per potervi dare maggiori possibilità di scelta per la vostra vendita online.
Stay tuned!
Se avete necessità di ulteriori informazioni in merito scriveteci tramite il nostro format di contatti!
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